4 novembre 2000 - Presentazione degli Atti del Convegno su Matteo de Augustinis

Ad un anno dal Convegno di studi su "Matteo de Augustinis, economista, educatore e giurista dell'Ottocento meridionale", tenutosi tra Felitto e Salerno, hanno visto la luce i relativi atti, la cui pubblicazione è stata curata dal prof. Diomede Ivone, frattanto divenuto Preside della Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Salerno.

Nei saluti preliminari il Sindaco, prof. Di Stasi, ha sottolineato che questa manifestazione, nel presentare le relazioni del Convegno, e quindi gli esiti di un evento, vuole porre le basi per future attività inerenti la pubblicazione delle opere di Matteo de Augustinis.

Il prof. Bertone, da sempre appassionato cultore di storia locale, ha sottolineato i passi che hanno portato al Convegno di Studi, occasionato dal bicentenario della nascita del De Augustinis, caduto nel 1997.

Ad illustrare gli Atti e ad inquadrare la figura del De Augustinis ed i tempi in cui visse, nonché gli sviluppi successivi di idee e personaggi prossimi allo stesso, è stato il prof. Giuseppe Acocella, dell'Università Federico II di Napoli. In un chiaro e gradevole intervento ha messo in evidenza gli aspetti più significativi di un personaggio al passo con gli ambienti culturali più evoluti della Napoli della sua epoca, ovviamente in stridente contrasto con il potere borbonico (un contrasto ovvio quando si percepisce non già il proprio essere "oltre", o addirittura l'essere rivoluzionari, quanto l'inadeguatezza ed il pesante fardello di una classe dirigente ottusamente antiquata). La figura che emerge dalle parole del prof. Acocella è quella di un valido studioso del diritto, nella migliore tradizione napoletana; in campo economico, più che un teorico dell'economia, fu uno studioso di economia politica, disciplina più concreta con cui affrontò diverse problematiche del tempo. Il De Augustinis, pur inserito nel filone liberista, ebbe sempre presente la necessità di uno sviluppo che tenesse conto e migliorasse le condizioni delle classi subalterne, sia dal punto di vista economico sia da quello culturale.    

A conclusione della serata, il prof. Ivone ha confermato l'intenzione di proseguire nel lavoro intorno alla figura del nostro misconosciuto concittadino, principalmente con la ricerca e la pubblicazione degli articoli che apparirono su varie riviste dell'epoca, come il Progresso e la Temi napoletana.

Il nostro auspicio è che le buone intenzioni possano prendere corpo, e soprattutto che i risultati delle ricerche possano circolare anche fuori dagli ambienti accademici, per avvicinare la "cultura" alla gente, e costituire un valido elemento di stimolo e di sensibilizzazione.