Guida Editore VICO Giambattista
Minora - scritti latini storici e d'occasione



Codice: gui056


ISBN 88-7188-459-0
304 Pagine - 1 edizione - anno 2000
      Dopo il volume delle Orazioni Inaugurali I- VI e il secondo dei Varia. Il «De Mente Heroica» e gli Scritti Latini Minori vede ora la luce questo terzo dei volumi vichiani da noi curati. Comprende anch'esso opere `minori' del Vico, e riprende nel titolo -Minora. Scritti Latini Storici e d'Occasione - la tradizione nicoliniana. Sono scritti di `occasione' e per questo `minori', e tuttavia rivelano pur essi, per subitanei lampi, l"uomo' Vico; si veda a comprova l'orazione per il Benavides, che č una chiara, anche se taciuta, esaltazione di quell'acceso giurisdizionalismo napoletano che percorre tutt'interi i secoli XVII e XVIII si-no ai mąrtiri della Repubblica Napoletana; non č senza significato infatti che nell`acca-demia' del Caravita, giurisdizionalista fervido, il cattolicissimo Vico abbia iniziato la sua vi-ta di cittadino napoletano e di politico. Perché il Cattolicesimo e il giurisdizionalismo sono entrambi affermazione di libertą: di libertą interiore il Cattolicesimo, di libertą politica il giurisdizionalismo: i due aspetti fondamentali dell'anima vichiana. Si veda ancóra come, pur nel seicentesco e smanceroso epicedio per Caterina d'Aragona, il Vico - lo ha messo in luce il Giarrizzo - manifesti il suo pensiero politico, e come avverta - animadvertat - che in latino «mancano i termini per indicare i nuovi e importantissimi `sentimenti' dell'anima»; come nel panegirico a Filippo V, che č del 1702, egli gią affronti il problema della genesi dei linguaggi e accenni inoltre alla attiva e industriosa borghesia napoletana; e come infine - e ci fermiamo qui per non tediare il lettore - negli `appunti' per una lapide da apporre al convento di san Lorenzo egli affondi sicuro il suo sguardo sulla `barbarie seconda' del Medioevo e, in stile severo, descriva da una parte il sorgere di villaggi, borghi e paesi, ru-stici e semplici «abituri» intorno alle cappelle e alle «picciole chiese» - come poi trascrive nella Scienza Nuova -, e dall'altra la solennitą sacrale degli abati, che dall'alto dei loro seg-gi, protetti dalle loro guardie armate, emettevano sentenze sui loro soggetti, comminando loro anche le pene supreme. Č il Medioevo austero del Vico. Ringraziamo ora, anche qui, Giuseppe Giarrizzo, Marcello Gigante, Dante Isella, Riccardo Maisano, Alberto Vąrvaro, Paola Zambelli, che ci hanno offerto indicazioni e suggerimenti insperati e precisi per la prosecuzione del nostro lavoro; ringraziamo ancóra la dott. Silvana Musella, Direttrice della Societą Napoletana di Storia Patria, e la dott. Anna Lenzuni, Direttrice della Biblioteca Medicea Laurenziana, per il contributo offerto alle nostre ricerche; la dott. Manuela Sanna, sempre gentile nei suoi interventi; il collega Guido De Paulis, che č stato per noi, come sempre, un collaboratore prezioso. Ma so-prattutto il nostro grazie sincero al prof. Fulvio Tessitore, Direttore del «Centro» quando lavoravamo a questo volume, standoci accanto in questi anni con il suo aiuto autorevole; e infine un ringraziamento - ultimo in quest'ordine ma primo per la devozione illimitata e la gratitudine nostra - al prof. Antonio Garzya, il nostro unico e grande Maestro: vertice costante di luce e approdo sicuro nelle ore delle nostre incertezze e dei nostri dubbi. (GIAN GALEAZZO VISCONTI)

Prezzo: 19,62 €


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